giovedì 22 giugno 2017

TantraBreath

Il TantraBreath è una tecnica che unisce respirazione, consapevolezza, apertura e fiducia, contatto con sé stessi e con gli altri, per trovare un equilibrio oltre il corpo e la mente ma attraverso di essi. 

Tutto respira nel nostro universo, esseri viventi, piante, pianeti: il Respiro è l’insieme di due polarità ispirazione ed espirazione, è un dare e prendere, un movimento attivo e poi un rilassamento, è una vibrazione continua che ci collega con tutto ciò che esiste e con noi stessi profondamente. Il Rebirthing è una “rinascita” il respiro scioglie blocchi, dona nuove prospettive, chiarezza e liberazione, è un viaggio potente, sempre nuovo e creativo.

L’intimità con sé stessi e con gli altri è uno spazio delicato, importante, un luogo di apertura e sperimentazione: le emozioni scorrono all’interno di questo spazio, il respiro, in un contatto che può essere ben più profondo del semplice contatto fisico.

Il Tantra è una potente via di connessione, che comprende corpo, spirito, emozioni, tocco, accoglienza, confini, movimento e i sensi sono la porta per accedere a questo stato di unione. 
Conduce oltre gli schemi mentali, sia consapevoli che inconsci, crea consapevolezza, libera l’energia e guarisce.

L’unione di Respirazione connessa (Rebirthing) con la via del Tantra dona vitalità all’energia primaria, che tutti possediamo e che è un’energia erotica nel senso più ampio del termine.
Lavoreremo su nostri sensi: il tatto, la comunicazione con lo sguardo, daremo vita a linguaggi senza parole dove la vera essenza di ciascuno sarà ciò che troverà voce. 

Il tempo per ascoltare sé stessi e l’altro è adesso, è attraverso il corpo, è nella resa, e la “presenza “ si apprende non come una filosofia ascetica ma concretamente, vivendo pienamente le emozioni e avendone  consapevolezza. 

Gli esercizi e le tecniche di meditazione che useremo sono il Rebirthing ed il Respiro Tantrico, la meditazione attiva, la comunicazione non verbale, lavoro a coppie, il risveglio della kundalini, visualizzazioni e radicamento.




venerdì 16 giugno 2017

Conosci il tuo respiro? fai il test !

Quanto spesso ti accorgi di respirare durante una giornata? Di solito il respiro è un atto involontario,    non abbiamo bisogno di controllarlo per restare in vita, eppure è davvero fondamentale, non soltanto per l’ossigeno che apporta al nostro corpo, ma per il benessere psicofisico generale.

Noi tutti usiamo il 10 per cento della nostra capacità respiratoria, e spesso durante la giornata interrompiamo la respirazione con dei momenti di apnea involontari. sono stati fatti degli studi che dimostrano che non ci sono motivi fisiologici per questo apnee. 
Noi viviamo così come respirano: con il respiro esprimiamo o reprimiamo  emozioni, pensieri, sentimenti, usato consapevolmente il respiro diventa una forza di potere, una fonte inesurasibile di forza. 

STAI RESPIRANDO ABBASTANZA? FAI IL TEST ! 

prima parte del test

·      Penso che il mio modo di respirare sia corretto
·      So che ci si ricarica attraverso il respiro
·      Sento spesso un blocco sul diaframma o un peso sul petto
·      A volte ho degli attacchi di asma
·      Sento di essere bloccato
·      Sono pessimista mi sento sommerso dalle difficoltà
·      Contatto con fatica le mie intuizioni e la mia creatività
·      Vivo la vita come una battaglia, una lotta
·      Ho difficoltà ad esprimere le mie emozioni
·      Tendo a reprimere la rabbia
·      Faccio le cose soltanto con un senso del dovere
·      Ho spesso dei sensi di colpa
·      Sento di avere molti condizionamenti che mi porto dietro da tempo
·      Scelgo spesso di accontentare più gli altri he me stesso
·      Ho paura di perdere il controllo
·      A volte ho degli attacchi di panico
.    Mi accorgo che a volte sono in apnea
.    Spesso mi sento stressato e confuso
.    Ho difficoltà e andare in rapporto con gli altri
.    Non riesco mai a lasciarmi andare

- Se hai risposto SI’ al ameno tre punti il lavoro con il respiro per te può essere di grande aiuto, ritrovare un contatto col proprio respiro aiuta a vivere meglio le emozioni ed il rapporto con sé stessi e gli altri.

- Se hai risposto NO ad almeno tre punti sai gestire le tue emozioni, ma  hai bisogno di migliorare il tuo equilibrio psicofisico, la  tua empatia, il sentirti a tuo agio dentro i limiti.


seconda parte del test

·      Mi sento a mio agio col mio corpo
·      Mi prendo con regolarità del tempo per me stesso
·      Sono nel piacere di essere o di fare le cose
·      Sono capace di lasciarmi andare e contattare le mie emozioni
·      Ho un buon rapporto con me stesso
·      So gestire buone relazioni con gli altri
·      Ho fiducia in me stesso
·      Credo di non fare abbastanza
·      Vivo con un senso di libertà e gratitudine
·      Mi sento libero di fare contento me stesso
·      Ogni tanto mi faccio dei piccoli regali
.      Dagli errori e dai problemi imparo sempre qualcosa

                     
- Se a hai risposto SI’ ad almeno tre punti hai ampliato già la tua autostima e hai consapevolezza del tuo respiro. Continua su questa strada, il lavoro con il respiro ti aprirà nuovi orizzonti e ti donerà una grande creatività e lucidità mentale.

- Se hai risposto NO ad almeno tre punti hai necessità di riprendere un buon contatto con te stesso, di  ricontattare la fiducia in te stesso, e di superare i condizionamenti che ti portano a vivere una dimensione della vita che contiene ancora poco piacere.



 Se desideri migliorare il tuo rapporto con il respiro e con tutti gli aspetti ad esso collegati, inizia ogni giorno a fare attenzione durante la giornata a come stai respirando, senza modificare il tuo respiro. 
Noterai che quando è fluido, questo corrisponde a un senso di benessere generale. 

Ci sono molti esercizi di respirazione, per conoscere il tu respiro devi imparare a conoscere come il tuo corpo utilizza i muscoli respiratori. 
Quando siamo nervosi tendiamo ad esempio a contrarre il diaframma, possiamo imparare a rilassare i muscoli per migliorare l respiro. 
e migliorando il respiro migliorerà la sensazione di sentisi a proprio agio con le proprie emozioni, anche quelle negative, e con se stessi. 


Vuoi saperne di più? Continua a seguirmi ! 

Ishara Gabri 


venerdì 2 giugno 2017

Cos'è il massaggio Shiatsu

Lo shiatsu è un antico massaggio  che ridona benessere psicofisico e riequilibra gli organi interni, rilassa i muscoli, donando un rilassamento completo.
Si effettua facendo delle pressioni su specifici punti del corpo, con le dita, le mani i piedi e/o  i gomiti.

Lo shiatsu proviene dalla medicina cinese, antica 5000 anni, i punti e le manovre che lo caratterizzano seguono i " meridiani" le linee energetiche che attraversano il corpo umano. E' quindi considerato anche un massaggio energetico in quanto segue il respiro della persona e scioglie i "blocchi energetici" che si sono accumulati nel tempo e che impediscono all'energia di fluire lungo i meridiani.
I punti trattati corrispondono all'intersezione di importanti centri nervosi,  vene e coinvolgono la circolazione linfatica. 

Tutti i disturbi provocati da un eccesso di stress sono alleviati e portati in equilibrio (dolori muscolari, contratture, colite, sciatica, stipsi, cefalea, dolori mestruali, insonnia, ansia e lieve depressione sono i più comuni).

Non ci sono controindicazioni: chi lo effettua dev'essere però un terapista esperto e tutti possono riceverlo. Ci sono diverse scuole di shiatsu, che seguono filosofie e trattano punti differenti, ma sono tutte accomunate dagli stessi principi.
La medicina cinese considera la persona come un insieme di corpo-mente-emozioni-pensieri-spirito, quindi, pur privilegiando le zone dove si avverte il disagio, il massaggio si esegue sempre anche sulla schiena e su altre parti del corpo: si lavora sulla persona, non sul disturbo.

Una seduta di shiatsu ha una durata minima di 45 minuti, si può ricevere in posizione seduta o sdraiata, si può eseguire sia sulla pelle che su vestiti leggeri, in quanto si effettuano delle pressioni. 
La sessione è accompagnata da musica rilassante in un ambiente tranquillo e confortevole, seguita poi da una breve pausa di rilassamento. 
Lo shiatsu si può ricevere in singola seduta: per una maggior efficacia, solitamente, si fanno cicli a cadenza settimanale. 
I cicli brevi sono di tre o cinque sedute, quello completo è di dieci.

La medicina cinese lavora sopratutto sulla prevenzione, sul mantenere il corpo in equilibrio, piuttosto che sui sintomi: lo shiatsu è comunque usato come trattamento terapeutico, oggi anche in alcuni dei nostri ospedali. 
E' quindi un'ottima modalità per  ritrovare benessere e per mantenere lo stato di bilanciamento psicofisico ottimale per ciascuno.




venerdì 12 maggio 2017

Cos’è il Respiro Consapevole ed il Breathwork - (seconda parte)

Qui la prima parte di questo articolo: http://isharagabri.blogspot.it/2017/04/che-cose-il-respiro-consapevole-ed-il.html

Come funziona, nella pratica, questa respirazione, chiamata anche “Rebirthing" ?  
E' innanzitutto circolare, senza pause, consapevole: l'attenzione è sempre sul respiro stesso ed è completa: si usa l'intera potenzialità del respiro che coinvolge diaframma ma anche la respirazione toracica media e alta.
Si compiono sia l'inspirazione che la successiva espirazione (un ciclo di respiro), entrambe con la bocca o entrambe con il naso. 
Il ritmo, la profondità, la scelta naso/ bocca possono variare più volte in una singola sessione ( che ha una durata media di un'ora-un ora e mezzo).

Cosa più importante di tutte e' la consapevolezza: l'attenzione si pone non solo sul Respiro, ma 
su tutto ciò che si sta sperimentando, donandosi il permesso di esprimere qualunque  emozione arrivi al momento, lasciando liberi i possibili movimenti del corpo, accogliendo ogni cosa senza giudicarla come buona o cattiva, semplicemente notandola. 
Si giunge ad un momento in cui non si starà più facendo l'azione di respirare volontariamente, ma è il respiro stesso che autonomamente prende queste caratteristiche, si ha l'impressione di "essere respirati" dal respiro stesso.

In realtà la spiegazione sembra molto più complessa di ciò che avviene in pratica: questo processo e' molto naturale, istintivo e intuitivo e si compie imparando a lasciarvisi andare, le esperienze sono diverse per ciascuno e di volta in volta cambiano: l'atteggiamento migliore è quindi quello di non avere aspettative.
Si sperimenta e si attinge infine un livello di leggerezza e di benessere, che influisce sul corpo, sulle emozioni, sui pensieri, ci si sente in armonia, si ha una grande chiarezza e si acquisisce una maggiore sicurezza e autostima. 




giovedì 4 maggio 2017

Tantra e la via del Femminile

Non tutti sanno che il Tantra e' nato dalla via femminile, in epoche antiche. E' sorto come quell'insieme filosofico di vita che era veicolato dalle societa' matriarcali, alcune di esse ancora esistenti nella culla del Tantra, come i Kashi o i Newar ceppi dei popoli tibeto-birmani.

La cultura del matriarcato e' permeata da una essenza del tutto, da una armonia di visione, da una mancanza di sottomissione, da una cultura del dono e del consenso, da una natura legata al piacere e all'eros. La energia del riso, dell'allegria, della gaiezza e dello spirito gioviale fanno parte di queste culture. 

Nel matriarcato la sessualita' e' molto libera e non repressa, e spesso anche multirelazionale cioe' non monogamica. Le donne e gli uomini possono intessere piu' di una relazione amorosa o sessuale senza che ci sia problema o gelosia. E' possibile trovare traccia di cio' anche nel libro del famoso sanscritista Giuseppe Tucci "Il paese delle donne dai molti mariti".

Nell societa' matriarcali esistono strutture di controllo, come i gendarmi, perche' la matriarca e' naturalmente rispettata da tutti in quanto non cerca interessi personali, ma e' al servizio della comunita'. Mentre nel patriarcato il leader si ritaglia privilegi e ricchezze, nel matriarcato il leader e' al servizio e si fa carico di responsabilita' per il bene di tutti tenendo presente il consenso e non l'imposizione.

Un contributo importante alla nascita del Tantra lo ha dato le antichissime culture sciamaniche BON, molto tempo prima dei Veda dei bramini patriarcali, all'interno delle valli dell'Indo, in Nepal, Buthan, Tibet, Kashmir. Lo sciamanesimo Bon era condotto da sciamani sia maschili che femminili, anche da donne libere e piene di conoscenza, figure che poi sono confluite nelle Dakini Tantriche, le camminatrici del cielo, tutrici del Tantra della via della Mano Sinistra. Questa cultura Bon era molto legata al culto degli antenati e alla rinascita di essi attraverso le donne e la Dea Ka Blei confluira' poi nella dea tantrica Ka-li. Ai tempi Kali era una Dea non maritata con Shiva, ma una dea libera. Numerosi rituali sono similari tra Tantra e cultura Bon. Le divinita' terrifiche affiancate da divinita' pacifiche, le montagne come luoghi sacri, i due veicoli di conoscenza destra legato al maschile , sinistra legato al femminile.

Le maggiori citta Nepalesi, ancora oggi, sono presidiate ai quattro punti cardinali legati ai 4 elementi, da pietre delle vulve Sacre, le PITHA. E' probabile che il nostro termine per designare la vulva popolarmente ," figa" , derivi proprio dal nome tantrico di queste pietre , PI si trasforma in F e TH scivola nel lessico G. E' da notare che anche il dolce del bacino del mediterraneo, chiamato PITA, viene confezionato ancora oggi con la forma di una vulva. Il bacino del mediterraneo era anche esso culla del matriarcato con epicentro l'isola di Malta, ultimo territorio a piegarsi al patriarcato.

In Nepal esiste un culto unico al mondo , sopravvissuto dal matriarcato , della Kumari o  la Dea vivente. Kumari ha letteralmente il significato di vergine, ad indicare la purezza della Dea. È l'incarnazione della Dea Taleju Bhawani, meglio conosciuta come Durga, in India. La Kumari viene scelta tra le bambine delle famiglie Newar, gli Sakya residenti a Kathmandu, la stessa cui apparteneva il Buddha, in qualunque momento dallo svezzamento alla pubertà. Ella perde il suo ruolo con il primo mestruo.

Le culture matriarcali dell'Asia centrale adoravano la Kali con un sari rosso portandole fiori, lucignoli accesi, ma anche sacrifici. Durante questi rituali bevevano vino, mangiavano carne, pesce, cereali e partecipavano alle ritualita' erotiche orgistiche , al pari dell 5 M  del rito del Panchamakara tantrico. Esistevano tre Kali , quella bianca diventata poi la tantrica Parvati, quella Rossa diventata poi la tantrica Laksmini, e quella nera propria della tantrica Kali. 

Coltivavano il culto della Sa-trig, la grande Madre del Cosmo, commutato poi nel tantrico Shakti, legata anche al mondo fisico dei sensi. Dal suo corpo si formo' tutto l'universo, Dalla testa il cielo, dall'occhio sinistro la Luna e dal destro il Sole, dai denti i pianeti.

Un detto dello sciamanesimo BON recita " Quando Ella apri' gli occhi fu giorno e quando li chiuse fu notte.." e un aforisma tantrico posteriore recita “…Quando la venerata Shakti, fonte di energia, apre gli occhi, l’universo è riassorbito in pura coscienza, quando li chiude l’universo si manifesta dentro di lei…..” – Spandakarika Tantra

Quando in Tibet sorsero i monasteri maschili del buddismo patriarcale (legati al Tantra della via della mano Destra), i buddisti tentarono di sovrapporsi , anche violentemente, al culto BON (che comunque sopravvive ancora oggi) senza riuscirci, e quindi furono costretti ad adottare, per imporsi sul culto precedente, la cosmogonia Bon che conflui' poi nel Buddismo Tantrico o Lamaismo.

In questa dimensione il Tantra Rosso o Via della Mano Sinistra, e' quello piu antico nato dalle culture matriarcali, che si manifesta anche attraverso la sessualita'. Il Tantra Bianco o Via della Mano Destra e' la corruzione del patriarcato successivo che ha eliminato dal Tantra originale la intensa energia trasmutativa della sessualita' consapevole, energia che e' propria archetipicamente delle donne.

Jose' & Resya – TantraLove
www.tantralove.biz 


venerdì 21 aprile 2017

Che cos’è il Respiro Consapevole ed il Breathwork - (prima parte)

Negli anni '60 un americano, Leonard Orr, riscopre una tecnica di respirazione, conosciuta e praticata dallo yoga, in India, più di 5000 anni fa, e la chiama “Rebirthing"

La tecnica è molto semplice ma praticata correttamente porta ad uno stato di coscienza che mette in contatto i vari sistemi di cui siamo composti (fisico, emozionale, mentale, spirituale). Affiorano dall'inconscio sensazioni, emozioni, schemi di pensiero, che sono stati incamerati fin dalla nascita, e che hanno condizionato il modo di sentire, vivere, rapportarsi al mondo e agli altri. La maggior parte di questi sono schemi di condizionamento dovuti a traumi o indotti dalla famiglia, cultura e società. 

I blocchi che vengono creati, all'interno del nostro sistema, non sono consapevoli e sono molto limitanti: vengono riconosciuti, sciolti e liberati attraverso questa tecnica di respirazione, che prende il nome di "rebirthing" cioè "rinascita" perchè con la liberazione dei condizionamenti e dei blocchi ci si sente liberi e rinati, e per i collegamenti con la propria nascita. 


Le sensazioni che si possono avvertire, durante una sessione,  possono essere dunque molto intense, ma anche delicate e sicuramente  con effetti potenti e concreti nella vita quotidiana e nella percezione di se stessi. 
L'energia che viene  liberata è connessa all'energia vitale alla fonte primaria di forza, erotismo, potere, potenzialità e spiritualità che tutti possediamo, e a cui possiamo attingere.

- continua -  


vai agli articoli su respiro e rebirthing: